Sunday, February 26, 2012

Tiffany è sempre Tiffany

Potrebbe essere una ancora frizzante mattina di fine giugno, di un qualsiasi giorno infrasettimanale, con il sole che si sta stiracchiando i suoi raggi nel cielo, in attesa di impadronirsene.
Potrebbe essere, però, un pomeriggio autunnale, grigio, ma non triste, avvolto in un'aura di quel mistero che avvolge la natura, ma anche le cose, quando si preparano al lungo sonno dei mesi a venire.
Potrebbe anche essere una fredda sera invernale prenatalizia, in cui le persone camminano in modo frenetico per il centro alla ricerca dei regali, magari un po' disperate, magari molto ispirate, magari molto di fretta, magari molto infreddolite, ma felici.
Potrebbe essere una bella giornata di primavera, magari un sabato ventoso, con il cielo tersissimo e di colore azzurro intenso... azzurro Tiffany magari.


Qualsiasi giorno è quello giusto per recarsi da Tiffany, soprattutto per una ragazza intenta ad acquistarvi il suo primo gioiello, magari da sola per premiarsi, magari con la mamma e/o con il papà per un regalo, magari con il giovane ed intimidito fidanzato (cos'è Tiffany? ma non è un ristorante... colazione da Tiffany! è quel posto che manda fuori di testa le donne... cosa succederà una volta dentro? diventano zombie?!), ...

Non sempre, però si può andare da Tiffany! Non sempre si abita in una città dove è presente un negozio della catena, banalmente, e per recarvisi bisogna "pianificare" un viaggetto. A volte la possibilità di andare c'è, la voglia anche, ma scarseggia il tempo. In alternativa potrebbe esserci quest'ultimo, ma potrebbe non esserci il "mood" giusto (tutto fa brodo...). Naturalmente spesso un gioiello di Tiffany finisce per essere molto spesso un sogno, almeno nel breve periodo, poiché dati i prezzi non si può certo parlare di acquisti d'impulso o frequenti.

Mentre si pensa al momento migliore, alla compagnia più adatta con cui andare, mentre si fantastica su chi potrebbe fare dono della mitica scatolina azzurra, mentre si mettono da parte i risparmi e mentre si fantastica sul gioiello perfetto (un braccialetto con il cuore? la collana lunga? o quella corta? piastrina grande o piccola? orecchini? eh, l'anello...), si può sempre fare un salto... in libreria!

Sì, perché un Tiffany a portata di mano lo si può trovare anche in libreria! Non decorerà il nostro polso o collo, ma la nostra borsa. E attenzione, potrebbe farci sentire principesse elette tanto quanto un tintinnante e scintillante gioiello, perché alimenta ed insegna a volare alla nostra spesso trascurata fantasia.

Sto parlando del romanzo di Melissa Hill, "Un regalo da Tiffany", la cui copertina si trasforma in tappeto volante e ci conduce nei meandri del punto di vendita Tiffany e soprattutto delle menti e dei cuori delle donne che incontrano sul loro cammino i "prodotti" di questo mitico brand.

Per una piccola gita all'interno di sentimenti che ci fanno sorridere, immedesimare, sognare e... potrebbero anche farci puzzare o morire di fame!  ...perché il romanzo è davvero avvincente e consente di staccare gli occhi dalle pagine solo a fatica.

Secondo me una lettura perfetta per i momenti liberi o per quando si necessita di libertà!

1 comment:

  1. Tiffany è un sogno, hai ragione, purtroppo non sempre è possibile trascorrerci del tempo, anche solo a guardare le vetrine, ma nell'immaginario comune resta comunque il negozio perfetto :)

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